Se l’IA decide anche le elezioni

Se l’IA decide anche le elezioni

di Maddalena Messeri
L’intelligenza artificiale è il grande tema di questo decennio. Non solo perché in ballo ci sono oltre 150 milioni di dollari, non solo perché secondo Goldman Sachs entro il 2050 cancellerà oltre 300 milioni di posti di lavoro e con i robot sostituirà 1/4 degli impieghi, ma anche perché è capace di influenzare la cosa più delicata al mondo, ovvero il potere politico. Un esempio sono state le elezioni in Indonesia, che hanno visto trionfare l’ex ministro Prabowo Subianto, già generale ai tempi della dittatura. Nonostante i suoi 72 anni, ha puntato tutto su social e intelligenza artificiale, che gli hanno permesso di arrivare all’elettorato più giovane, oggi maggioranza nel Paese. Niente discorsi retorici o linguaggio da addetti ai lavori, ma Instagram e TikTok con meme del suo volto e video generati con l’A.I. che l’hanno trasformato da brusco generale a tenero nonnetto ballerino. Il suo soprannome infatti è ora “gemoy” che in indonesiano significa appunto carino, tenero. Anche il suo gatto Bobby ora ha un profilo in cui fa propaganda per il suo padrone nazionalista.
Questo cambio radicale di strategia comunicativa ha dato al mondo la prova plastica che grazie ai nuovi strumenti digitali si possono vincere le elezioni colpendo target precisi con messaggi e contenuti creati ad hoc. È come l’atomica: l’uomo è riuscito a dare vita a qualcosa di più grande di lui, un’entità onnisciente e dalle incredibili potenzialità.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 18 Marzo 2024, 06:40
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